Nel paese alto di S. Benedetto del Tronto è possibile visitare la “Pinacoteca del Mare”, all’interno del bellissimo Palazzo Piacentini. Esso è stato costruito nel 1812 dalla nobile famiglia Fiorani, ma è poi stato ampliato e arricchito alla metà dell’800 dalla stessa famiglia, desiderosa di manifestare la propria ascesa sociale. Alla famiglia Fiorani apparteneva Beatrice Piacentini Rinaldi (detta Bice) per parte di madre; ella visse tra Roma e S. Benedetto nel periodo della sua infanzia. Bice ebbe una vita avventurosa: sposò suo zio paterno e dalla loro unione nacque un figlio, Giuseppe, scomparso in giovane età. La morte del figlio non fu l’unico lutto famigliare che dovette affrontare Bice, perché molto presto perse anche suo marito, i suoi genitori, i fratelli. Per distogliersi dal dolore Bice iniziò a scrivere i primi sonetti in dialetto sanbenedettese, pubblicandoli tra il 1904 e il 1926; nel 1905 fu premiata alla Esposizione Regionale di Macerata e le sue rappresentazioni teatrali iniziarono a riscuotere successo.

La Pinacoteca è il luogo ideale per far conoscere la ricca produzione artistica facente parte della collezione civica; la sezione più corposa è quella che raccoglie dipinti, fotografie e disegni dell’artista svizzero Alfred Chatelain, seguita da quella del grande Adolfo De Carolis, autore di prestigio nazionale, sensibile a cogliere aspetti di vita quotidiana e di paesaggi marini piceni. Tra gli autori moderni troviamo i lavori del sanbenedettese Armando Marchegiani e Angelo Landi. Opera preziosa del museo è una raccolta di fotografie scattate dall’artista Adolfo De Carolis, appassionato di questa arte; le foto rappresentano paranze, lancette, barchetti, marinai e bambini, restituendo uno spaccato della storia marinara, da cui emerge la “voce delle cose”.

Nel seminterrato di Palazzo Piacentini è possibile osservare la presenza di un cunicolo, come tanti ce ne sono nel sottosuolo del paese alto di S. Benedetto, datato all’epoca romana.