PUNTO DI INCONTRO: Piazza Arringo o Viale De Gasperi
DURATA: 2 ore c.a., mezza giornata
TRASPORTO: a piedi
ACCESSIBILITÁ: alcune chiese non sono accessibili ai diversamente abili in carrozzina per presenza di barriere architettoniche
Possono essere previsti costi aggiuntivi per l’aperture delle chiese romaniche
NOTE: L‘itinerario può essere soggetto a cambiamenti sulla base di ogni vostra esigenza.
L’itinerario parte da Piazza Arringo e dal Battistero di S. Giovanni, interessante esempio superstite di battistero romanico dell’Italia centrale; un vescovo conte lo fece costruire e conserva i resti di ben tre fonti battesimali al suo interno. La sua spazialità e i riferimenti simbolici della sua architettura ne fanno un edificio unico.
La seconda tappa è la visita alla cripta della Chiesa di S. Vittore, una cripta inusuale che veniva usata con finalità ; molto particolari; l’ambiente è decorato dagli affreschi con le storie di S. Eustachio, realizzate da un Maestro che ebbe molta fortuna nella prima metà del 1300.
Si torna in Piazza Arringo e, in Via Tornasacco, si visita la Chiesa di S. Gregorio Magno; la presenza di colonne classiche sulla facciata del 1250 fanno capire la sua precedente destinazione: la chiesa medievale era un tempo un antico tempio pagano del I sec. a.C – I sec. d.C. Entrando, si conservano ancora i resti di tantissimi affreschi medievali: uno, in particolare, è legato ad un episodio molto importante per la città di Ascoli Piceno..
Proseguiamo verso la Chiesa di S. Maria Intervineas il cui nome fa capire come una volta la chiesa si trovasse tra vigneti; è una chiesa-fortezza ed ha il campanile staccato dalla chiesa, a cui si accede attraverso un passaggio esterno. Sul campanile della chiesa si intravede una piccola testina che la tradizione dice appartenere a S. Bigna: leggenda o realtà? All’interno della chiesa si conserva un affresco miracoloso e un monumento funebre dalla collocazione molto insolita.
Arriviamo in Piazza Ventidio Basso dove si trova la Chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio: gli ascolani chiamano questa chiesa “la chiesa di cioccolata” perché la sua facciata è suddivisa in riquadri che un tempo avevano una funzione molto particolare. Una torre civica oggi è il campanile della chiesa e, all’interno, si trova una cripta costruita per un motivo singolare: come raccontano i suoi affreschi, nel Medioevo qui si trovava una sorgente d’acqua miracolosa!
Percorriamo Via dei Soderini e arriviamo all’ultima tappa del percorso romanico: la Chiesa di S. Giacomo. L’edificio si trova lungo la Via S. Giacomo, antica strada medievale che un tempo era destinata ad essere il punto di partenza di un importante itinerario religioso.