Il rinnovato benessere economico che caratterizza il corso del Settecento nel Piceno determina la nascita di teatri stabili che interessano piccole e grandi città. I teatri diventano luoghi di ritrovo dell’aristocrazia ma anche della nuova borghesia emergente che dimostra di essere pronta a salire i gradini della scala sociale. L’itinerario ha inizio ad Ascoli Piceno dove si conserva il teatro romano; successivamente, in epoca rinascimentale, gli spettacoli si svolgono nelle sale dei palazzi comunali e, in seguito, in teatri stabili. Nell’itinerario ripercorreremo l’evoluzione del teatro: dall’epoca antica, a quella rinascimentale sino ai bellissimi teatri storici del ‘700. 

PUNTO DI INCONTRO: Piazza Arringo o Viale De Gasperi

DURATA:  6 ore c.a, intera giornata

TRASPORTO: a piedi, bus per lunghi spostamenti

Possono essere previsti costi aggiuntivi per l’ingresso ad alcuni siti

NOTE: L’itinerario può essere soggetto a cambiamenti sulla base di ogni vostra esigenza. 

L’itinerario parte da Ascoli Piceno e dal teatro romano: la sua costruzione risalirebbe al I sec. a.C. con successivi restauri ed ampliamenti nella prima metà del I e II sec. d.C. Il teatro è costruito a ridosso del Colle dell’Annunziata, secondo una tipologia abbastanza diffusa, per garantire un maggior sostegno; ancora oggi è possibile individuare alcune parti della struttura teatrale: la cavea con le gradinate, che sfrutta la morfologia del colle e la scena, inserita nel contesto urbano e in parte nascosta da esso. Il teatro risultava danneggiato già nel VI sec. d.C. a causa delle invasioni da parte dei Longobardi e per tutto il medioevo i suoi materiali furono usati per la produzione di calce.

In epoca rinascimentale gli spettacoli venivano allestiti all’interno delle sale comunali: entriamo nella Sala della Vittoria, oggi facente parte della Pinacoteca Civica, per ammirare lo spazio adibito a teatro nel XVI sec. Il comune concedeva alla città una “scena perpetua”, una struttura stabile da adibire alle rappresentazioni; uno spazio stabile fu garantito solo nel XVIII sec., ma ben presto il pericolo di incendi dovuti alle strutture del teatro in legno portarono il comune di Ascoli e la Società Teatrale a realizzare l’attuale teatro comunale: il teatro Ventidio Basso, inaugurato nel 1846 con l’opera l’ “Ernani” di Verdi.

L’itinerario prosegue a Offida: qui visiteremo il bellissimo Teatro Serpente Aureo; il suo nome particolare deriva da un’antica leggenda legata alla fondazione di questo bellissimo borgo, considerato uno dei più belli d’Italia! Il teatro ha subito nel tempo diversi interventi e ampliamenti, l’ultimo dei quali nel 1801 ad opera dell’artista svizzero Pietro Maggi. Il Serpente Aureo viene oggi chiamato dagli offidani “la bomboniera” ed è decorato con pitture e stucchi che richiamano Apollo e le Muse, divinità protettrici delle arti. Nel teatro di Offida, ancora oggi, si svolgono eventi legati al Carnevale che in questo borgo medievale ha da sempre avuto una grande richiamo.

Ultima tappa dell’itinerario è Ripatransone, il “baluardo del Piceno”, dove si conserva il vicolo più stretto d’Italia (43 cm) entrato a far parte del guinness dei primati; il suo teatro storico è il Teatro Luigi Mercantini, al primo piano del Palazzo del Podestà (1304), uno dei pochi edifici di architettura civile dell’epoca conservato nel nostro territorio. Il teatro fu progettato dall’architetto Pietro Maggi, aperto al pubblico nel 1824. La sala del  teatro presenta alcune analogie con quella del teatro di Offida, essendo stato progettato dallo stesso architetto, mentre il plafone è decorato con medaglioni rappresentanti volti di alcuni celebri personaggi legati al mondo teatrale. Luigi Mercantini fu amico di Garibaldi e autore di famose poesie patriottiche.

Teatro Luigi Mercantini, Ripatransone

Teatro Luigi Mercantini, Ripatransone

 

Teatro Serpente Aureo, Offida

Teatro Serpente Aureo, Offida