L’itinerario attraversa alcuni principali borghi produttori del Rosso Piceno Superiore: Offida, Ripatransone, Acquaviva Picena, S. Benedetto del Tronto.
PUNTO DI INCONTRO: Viale De Gasperi, Ascoli Piceno.
DURATA: 6 ore c.a, intera giornata
TRASPORTO: a piedi, bus o macchina per lunghi spostamenti
Può essere richiesta la visita alle cantine
NOTE: L’itinerario può essere soggetto a cambiamenti sulla base di ogni vostra esigenza.
L’itinerario ha inizio nel borgo medievale di Offida, uno dei principali borghi produttori di questo vino. Di antichissime origini, il toponimo deriverebbe da un’antica divinità, il dio Ophis. Un’ aurea di misticismo avvolge il paese di Offida, importante centro spirituale in passato, di cui oggi si conservano importanti reliquie nelle numerose chiese locali, tutte legate a dei miracoli..Bellissima è la piazza medievale con la Collegiata (XVIII sec.), il Palazzo Comunale (XIII sec.) e il Teatro Serpente Aureo, visitabile su richiesta. Capolavoro dell’architettura medievale è la bellissima Chiesa di S. Maria della Rocca, centro spirituale benedettino, ricchissima di affreschi di impronta giottesca risalenti al XIV sec. Passeggiando per le vie del borgo è possibile apprezzare le botteghe e i negozi che espongono il prodotto tipico artigianale di Offida: il merletto a tombolo
Ripatransone ha tantissime chiese, la più importante delle quali è la Cattedrale di S. Gregorio Magno e S. Margherita (XVI-XVII sec.). Nel paese sono conservate bellissime architetture come il Palazzo Massi-Mauri a forma di carena di nave e un elegante balconcino in ferro battuto del XVIII sec., il Palazzo del Podestà del 1307, il Palazzo Municipale del XIII sec. con interventi successivi e i due teatri: il Teatro Luigi Mercantini del XIX sec. e il Teatro Corte delle Fonti, teatro all’aperto, che sovrasta un antico lavatoio pubblico. Ripatransone è famoso per essere presente nel guinnes dei primati con il vicolo più stretto d’Italia, di soli 43 cm.
Ripatransone è anche il paese con il più alto numero di musei: il Museo Civico che comprende la pinacoteca, la gipsoteca, il museo etnografico, la galleria d’arte contemporanea, il Museo Archeologico, il Museo Diocesano, il Museo della Civiltà contadina e artigiana, la bottega del vasaio, detto anche Museo dei Fischietti.
L’itinerario prosegue ad Acquaviva Picena dove si visiterà la Rocca, costruita dalla famiglia Acquaviva nel 1300. Esperienza bellissima consiste nel godere il suggestivo panorama dall’alto del Mastio della Rocca: il mare, le colline e le vette del Gran Sasso.
All’interno di questa struttura militare sono oggi conservati due musei: il Museo delle Armi Antiche e il Museo delle Pajarole che raccoglie esemplari artigianali tipici di Acquaviva: cestini di paglia di frumento fatti a mano per contenere cereali e legumi; all’interno dell’esposizione si possono ammirare gli abiti delle pajarolare, i cesti, le bamboline, utensili da cucina. Ancora oggi ad Acquaviva, nel mese di agosto, si tiene nella fortezza una cena che ricorda un evento amoroso importante per la storia del paese..Sponsalia..
Ultima tappa dell’itinerario è San Benedetto del Tronto, meta di numerosissimi turisti ogni anno: S. Benedetto del Tronto è considerato uno dei principali poli turistici delle Marche per numero di presenza ed è dotato del maggior porto peschereccio d’Italia. Le origini di S. Benedetto si fanno risalire all’antico popolo dei Liburni e, nel Medioevo, attorno all’antica chiesa di S. Benedetto martire. La parte costiera del paese è destinata al turismo con numerose e attrezzate strutture ricettive, la Palazzina Azzurra, i villini Liberty testimonianza dello sviluppo turistico dell’inizio del Novecento; la parte alta del paese è ricca di storia e arte: la Torre dei Gualtieri (costruita come torre di vedetta sul mare contro le incursioni barbaresche), le numerose chiese, tra cui la Cattedrale di Santa Maria della Marina (dedicata alla Vergine, protettrice di S. Benedetto del Tronto, cui è dedicata una suggestiva processione con barche sul mare nel periodo estivo). Importante è anche il museo dedicato a Bice Piacentini, poetessa di S. Benedetto, che conserva opere d’arte a tema marinaro che documentano la vita dei pescatori sambenedettesi, alcune delle quali di artisti importanti come Adolfo De Carolis, il pittore francese Chatelain, Landi e Marchegiani